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Rinegoziare il vecchio mutuo: scopri come fare

Se hai contratto un mutuo ipotecario e pensi che potresti ottenere condizioni migliori, devi sapere che hai la facoltà di rinegoziare il vecchio mutuo. L’obiettivo è quello di beneficiare dal risparmio economico derivante da un tasso d’interesse più basso, che si riflette  in una rata più leggera, nella diminuzione della durata del finanziamento, oppure in entrambe le cose. 

Come fare per rinegoziare il vecchio mutuo? In questa sezione verranno spiegate le procedure per trasferire il proprio prestito presso un altro istituto, al fine di ottenere un risparmio economico. 

La surroga del mutuo: cambiare banca senza costi 

Il mutuo è un contratto di finanziamento stipulato per l’acquisto di un immobile o per la sua ristrutturazione. La Legge n. 248 del 4 agosto 2006, entrata in vigore dal 2007, nota anche come Decreto Bersani, ha stabilito che il mutuatario, cioè la parte che riceve il prestito in cambio del pagamento della rata di rimborso della quota capitale e degli interessi, può surrogare il mutuo, trasferendolo presso un’altra banca, senza costi e oneri, come la perizia sull’immobile e le spese notarili, le quali sono a carico del nuovo mutuante. 

Questa disposizione legislativa consente di sfruttare al meglio le condizioni di mercato presenti al momento della surroga, beneficiando di tassi vantaggiosi. 

Tipologie di tassi d’interesse: fisso e variabile 

Il tasso d’interesse applicato al finanziamento può essere fisso o variabile. A queste due macrocategorie si aggiungono forme ibride o che prevedono degli aggiustamenti. 

Il tasso fisso rimane invariato per tutta la durata del mutuo. Il principale vantaggio legato ad esso è la certezza di pagare sempre la stessa rata, a prescindere da quelle che saranno le fluttuazioni del mercato. Soprattutto i percettori di reddito fisso prediligono questo tasso, poiché potranno programmare le uscite, così come le entrate. Il principale svantaggio sta nel fatto che, rispetto al tasso variabile, il fisso ha un’aliquota più alta, e nel caso di un abbassamento dei tassi di interesse, il mutuatario non beneficerà di tale evoluzione positiva. 

Per ciò che attiene al tasso variabile, questo è calcolato sulla base di differenti parametri economici, che ne determinano l’entità. Al loro variare (normalmente l’aggiornamento avviene su base trimestrale), cambierà anche la rata da pagare. I lati negativi riguardano il fatto che se tali parametri dovessero aumentare, anche la rata del mutuo subirà un incremento. Potrebbe succedere anche il contrario, come in effetti è avvenuto nell’ultimo quinquennio, in cui l’Eurirs è stato negativo, con un conseguente decremento dei tassi d’interesse. 

Altre formule di calcolo degli interessi passivi possono essere quello variabile con cap, che prevede un tetto massimo oltre cui la rata mensile non può aumentare, nel caso di un incremento dei tassi. La differenza dovuta potrà essere conteggiata alla fine del finanziamento, che nella maggior parte dei casi viene allungato.  

Un altro metodo di calcolo degli interessi è quello misto, in cui per un periodo il tasso è fisso, e poi è variabile, o viceversa. La durata e i tassi fanno parte delle condizioni stabilite dall’istituto finanziario che eroga il mutuo. 

Perché rinegoziare il vecchio mutuo: i criteri di scelta 

I motivi per cui si può considerare di rinegoziare il proprio mutuo in essere sono diversi, ma alla base della spinta al cambiamento c’è una generale insoddisfazione riguardante l’importo della rata mensile che si sta pagando. Ciò, ovviamente, dipende dal tasso d’interesse sottoscritto nel contratto di mutuo e che, allo stato attuale, può aver raggiunto parametri più vantaggiosi da quelli sottoscritti in origine. 

Analizzare bene le condizioni del proprio mutuo in essere conviene, perché ci si può rendere conto che, con la surroga, si può ottenere un risparmio economico, anche di diverse migliaia di euro. Come fare ad avere tutte le informazioni riguardanti la procedura da seguire? Quali sono i documenti da presentare? 

Affidarsi a professionisti esperti: Figenpa conosce le tue esigenze 

Per la rinegoziazione del finanziamento è opportuno affidarsi a professionisti esperti, che conoscono bene il mercato in cui operano e che abbiano maturato anni di esperienza nel settore. Se sei interessato a conoscere le offerte sui mutui ipotecari disponibili in questo momento, e valutare la possibilità di risparmiare surrogando il tuo finanziamento, puoi contattare Figenpa compilando il form online presente sul sito. 

Ti verranno richiesti il tuo nominativo, un recapito telefonico e il servizio per cui desideri ottenere la consulenza. In pochissimo tempo, solitamente entro uno o due giorni, sarai ricontattato da un agente specializzato nel settore mutui, con cui potrai valutare serenamente la tua situazione e le prospettive di miglioramento. Se preferisci dal principio il contatto telefonico, puoi contattare il servizio clienti al numero verde 800327328, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.  

Gli operatori del servizio clienti saranno lieti di ascoltarti e farti ricontattare da un agente. Figenpa è una società finanziaria attiva da diversi anni nel settore del credito e microcredito, con l’obiettivo di dare fiducia all’impegno e all’affidabilità dei propri clienti, la cui soddisfazione è la pietra miliare della mission societaria. Non a caso, lo slogan di Figenpa è quello di dare credito ai progetti, per premiare l’impegno, il lavoro e l’iniziativa. 

Gli agenti della società sono attivi ed operanti su tutto il territorio nazionale, e hanno maturato la conoscenza e la professionalità necessaria per consigliarti al meglio per la rinegoziazione del tuo mutuo. Sapranno consigliarti, in base alla tua situazione personale e reddituale, quale tipologia di tasso privilegiare, e quale documentazione fornire per il buon esito della pratica. 

Le fasi della rinegoziazione del mutuo: dalla A alla Z 

Quali sono i passi da seguire per surrogare un mutuo 

Il primo riguarda un’analisi di prefattibilità, che viene effettuata dagli agenti della società, sulla base dei dati che fornirai. In particolare, verrà verificato l’importo residuo del mutuo e quanto la nuova rata dell’ipotetico nuovo finanziamento sia compatibile con la propria situazione reddituale e finanziaria. Una volta ottenuto il cosiddetto parere di prefattibilità, è arrivato il momento di cominciare a raccogliere tutta la documentazione necessaria per l‘invio della pratica di surroga. 

Ricorda che, fra i documenti che dovrai tenere sempre disponibili per questo tipo di richiesta, sono necessari quelli reddituali, quali le ultime buste paga, la precedente dichiarazione dei redditi, nonché la documentazione relativa all’immobile, tra cui l’atto di compravendita e l’atto di mutuo. I documenti possono essere consegnati in forma cartacea oppure inviati in forma elettronica, a seconda di quello che preferisci. 

I consulenti Figenpa sapranno consigliarti il meglio e proporti soluzioni di surroga che siano costruite su misura per te, in conformità alle tue esigenze. Scoprirai un’interessante occasione di risparmio, che renderà la tua rata mensile più leggera e sostenibile, dandoti anche l’opportunità di concederti una vacanza in più, o effettuare un acquisto che, seppure importante, avevi rimandato per tanto tempo. Figenpa opera quotidianamente per creare reali condizioni di miglioramento e crescita, con l’erogazione di mutui e finanziamenti alle migliori condizioni di mercato.