Come lo Smart Working influenza stile di vita, produttività e rapporto con i clienti: impressioni dei dipendenti Figenpa
Nel bel mezzo di uno dei periodi più difficili degli ultimi decenni, ci siamo ritrovati tutti quanti a dover cambiare radicalmente le nostre abitudini lavorative e il nostro stile di vita.
Siamo ormai giunti alla terza settimana di lavoro da casa e ci è venuto naturale chiedere ai nostri agenti, collaboratori e dipendenti come stiano vivendo questo momento, sia dal punto di vista organizzativo, sia dal punto di vista del rapporto con il cliente.
Come sono cambiate la gestione e l’organizzazione del lavoro con lo Smart working
Qualche giorno fa abbiamo chiesto alle nostre filiali di darci una loro impressione riguardo l’organizzazione e la gestione del lavoro da casa dopo tre settimane dal cambio radicale del nostro solito metodo lavorativo.
Figenpa ha sempre puntato molto alla relazione e all’incontro con il cliente per metterlo a proprio agio e poterlo trattare ”come uno di famiglia”.
Ritrovarsi a dover cambiare radicalmente approccio in maniera del tutto inaspettata e nell’arco di qualche giorno, ha inizialmente portato sicuramente qualche timore, soprattutto nei nostri consulenti commerciali, che però non si sono lasciati assolutamente scoraggiare da questo cambiamento e sono riusciti nell’arco di poco tempo a ”cambiare pelle” arrivando ad affermare addirittura che <cravatta e casa iniziano ad assumere quella forma di normalità di cui tutti in questo momento abbiamo bisogno.>
Altri affermano di esserne soddisfatti al 100%, il lavoro smart ha decisamente ridotto lo stress dovuto da infinite code in auto la mattina e la sera, ha fatto in modo di avere più tempo da dedicare a se stessi e ha fatto i modo che lavorare in una comfort zone come quella di casa aumentasse anche la concentrazione e di conseguenza la produttività.
Come è cambiato il rapporto con i clienti
Una delle chiavi della buona riuscita del nostro lavoro ma soprattutto una delle cose più importanti per noi è da sempre poter instaurare con loro un rapporto che vada oltre al semplice ambito professionale cliente/agente.
L’impossibilità all’incontro con loro è stato fin da subito uno dei nostri maggiori timori; d’altro canto però eravamo fermamente convinti che per la loro e la nostra tutela fosse la cosa più giusta da fare.
Anche in questo caso la capacità di mutare in base alle avversità del momento ha fatto si che il rapporto con i nostri clienti o potenziali non ne risentisse, anzi.
Tutti i nostri consulenti ci hanno detto che con le persone che hanno contattato e da cui sono stati contattati hanno trovato maggior empatia, in fin dei conti siamo tutti nella stessa situazione e in questo momento abbiamo bisogno l’uno dell’altro.
Alcuni dei nostri colleghi affermano < Passiamo molto tempo al telefono con i clienti e quindi, ci troviamo di fronte alle più disparate reazioni. Molte persone hanno rimandato tutti i loro progetti, dalla ristrutturazione casa, al cambio dell’auto etc, altri sono preoccupati per una possibile cassa integrazione e quindi diminuzione della stipendio, in molti però, sono comunque interessati e grazie alla nuova procedura a distanza e ai programmi tecnologici che ci permettono di calcolare preventivi in poco tempo, riusciamo a portare avanti le loro richieste nel migliore dei modi. Ci siamo resi conto che, interessati o no, i nostri clienti apprezzano tantissimo il fatto di sentirci presenti, di avere a che fare con persone che si preoccupano di sapere come stanno e se hanno bisogno di noi. Molta gente ci ringrazia dell’interessamento e percepisce la nostra presenza. >
Altri invece ci hanno detto che la chiamata da casa in questo triste periodo è stata vista molto di buon occhio almeno per il 90% dei casi; è stato confortante per i clienti sapere che possono ricevere a casa tutto quanto necessario per la richiesta di finanziamento, e che una volta firmata la documentazione un corriere passa per il ritiro a domicilio.
La situazione e la consapevolezza del momento ci ha resi nei confronti della clientela non solo semplici “venditori” ma anche persone con cui condividere insieme un problema. Una persona di famiglia in più, con cui affrontare scelte economiche in un periodo di incertezza.
Insomma, tutto sommato, visto il periodo di massima difficoltà, il telelavoro è stato vissuto in maniera positiva da tutti, ma cosa più importante, ha aiutato la salvaguardia della salute di ognuno di noi e ci ha avvicinati ancor più ai nostri clienti o potenziali.