Cessione del quinto e cattivi pagatori: il prestito accessibile anche ai protestati
La cessione del quinto: il finanziamento accessibile ai cattivi pagatori
Per un imprevisto o per una situazione contingente che spezza l’equilibrio finanziario personale, familiare o professionale, ci si può trovare nella condizione di non essere in grado di rimborsare nei termini pattuiti una o più rate del mutuo, di un prestito o di un’altra tipologia di finanziamento. Chi emette assegni scoperti e chi non ha pagato con puntualità anche una sola rata viene segnalato come cattivo pagatore alla Centrale dei Rischi, il sistema informativo gestito dalla Banca d’Italia sull’indebitamento di famiglie e imprese verso il sistema bancario e finanziario.
L’accesso al credito per i cattivi pagatori può rivelarsi molto complesso: le banche e le società finanziarie difficilmente concedono finanziamenti a chi è stato discontinuo nei pagamenti o è stato oggetto di protesto. Alla segnalazione come cattivi pagatori è, infatti, associato un rischio di insolvenza elevato. Non si può nemmeno trascurare il fatto che il nominativo viene mantenuto nella banca dati per un lasso di tempo non certo trascurabile, compreso tra i 12 e i 36 mesi, a seconda della gravità dell’inadempienza che ha innescato la segnalazione.
Quando si parla di prestiti per cattivi pagatori e di prestiti ai protestati, la cessione del quinto concretizza la forma di finanziamento che meglio risponde alle esigenze di chi in passato non è stato in grado di onorare il pagamento di un debito. Ecco una breve guida per comprendere in cosa esattamente consiste la cessione del quinto e quali sono i principali vantaggi che connotano questa formula.
Prestiti per protestati e cattivi pagatori: le caratteristiche della cessione del quinto
La cessione del quinto dello stipendio o della pensione è una formula di prestito personale non finalizzato a breve o medio termine, le cui rate vengono rimborsate con la cessione della quinta parte dello stipendio o della pensione. Detto in altri termini, la rata di rimborso mensile (compresi gli interessi) non può superare il 20% dello stipendio netto o della pensione netta mensile. In questo finanziamento a tasso fisso con rimborso a rate costanti, il pagamento è operato dal datore di lavoro o dall’istituto previdenziale e il relativo ammontare è trattenuto in modo diretto dal netto in busta paga o dalla pensione.
La cessione del quinto è accessibile a tutti i lavoratori dipendenti e ai pensionati: va da sé che i prestiti ai protestati e i prestiti ai cattivi pagatori, sotto forma di cessione del quinto, garantiscono l’immediata disponibilità di denaro a chi, per una storia creditizia che presenta delle pecche, difficilmente avrebbe accesso ad altre tipologie di finanziamento.
Prestiti per protestati e cattivi pagatori: i vantaggi della cessione del quinto
Numerosi sono i vantaggi che fanno da cornice alla cessione del quinto, anche per quanto riguarda i prestiti ai protestati e i prestiti per cattivi pagatori. Tra i pro, vanno citati la facilità e la rapidità di erogazione, nonché il beneficio di un pagamento rateale con un piano di rimborso che non grava eccessivamente sul budget personale. Aspetti non trascurabili sono, inoltre, la durata del contratto fino a dieci anni, che rende il prestito sostenibile in un arco temporale molto ampio e la flessibilità accordata dal finanziatore nella valutazione della richiesta.
La cessione del quinto non è preclusa ai dipendenti assunti con un contratto di lavoro a tempo determinato anche se, in questi casi, la durata del finanziamento non può eccedere la durata del contratto di lavoro. La peculiare struttura di questo tipo di finanziamento fa sì che l’interessato non debba presentare delle garanzie reali e che non debba fornire una motivazione specifica per ottenere il prestito. Un significativo punto di forza di questa formula risiede nella sua accessibilità. I prestiti ai protestati e ai cattivi pagatori, erogati sotto forma di cessione del quinto, permettono a coloro che in passato hanno avuto dei disguidi finanziari di accedere ad un finanziamento a tasso invariato con rimborso alla fonte. Il tutto senza dimenticare che i prestiti ai cattivi pagatori e ai protestati, attraverso la cessione del quinto, possono raggiungere importi considerevoli.
Prestiti ai protestati e ai cattivi pagatori: come si richiede la cessione del quinto?
La richiesta della cessione del quinto dello stipendio o della pensione è una procedura semplice e veloce, come dimostra il fatto che non è soggetta a particolari formalità e che è esiguo il numero di documenti da presentare. Sostanzialmente, il richiedente deve fornire i propri dati anagrafici (ricavabili da un documento di identità in corso di validità e dal codice fiscale) e alcuni documenti che consentano di definire la sua posizione lavorativa o pensionistica. I lavoratori dipendenti devono presentare l’ultima busta paga e il certificato di stipendio da cui risultino la data di assunzione, la retribuzione lorda e netta, il TFR maturato ed eventuali trattenute o pignoramenti che già gravano sullo stipendio. I pensionati devono produrre il cedolino della pensione e la comunicazione di cedibilità della pensione. Una volta messa da disposizione la documentazione richiesta e dopo avere accertato la sussistenza dei requisiti per la cessione del quinto, il prestito viene concesso con relativa facilità.
Prestiti a protestati e cattivi pagatori: il prestito con la cessione del quinto di Figenpa
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