Come funziona la doppia cessione del quinto
La cessione del quinto dello stipendio, a fronte di un prestito da parte della banca, è una delle tipologie di finanziamento più diffuse. Permette di accedere al credito presentando come garanzia il proprio reddito da lavoro. La doppia cessione del quinto dello stipendio, nota anche come delega di pagamento, è un’ulteriore possibilità che viene data a quanti hanno bisogno di un prestito. La cessione e la doppia cessione del quinto non solo non si escludono, ma possono anche essere abbinati per ottenere maggiore liquidità. In questo articolo si scoprirà come funziona la doppia cessione del quinto.
Cos’è la delega di pagamento o doppio quinto
Nota anche come doppio quinto, la delega di pagamento ricalca le stesse condizioni e caratteristiche della cessione del quinto dello stipendio. Banche o finanziarie, come Figenpa, sono disposte a concedere un secondo prestito, a determinate condizioni. Come scritto in precedenza, se già hai usufruito di un prestito, dopo aver ceduto un quinto del tuo stipendio, puoi sottoscrivere anche una delega di pagamento per ottenere un’ulteriore somma di denaro. I due strumenti, dunque, possono essere abbinati.
Come funziona quindi il doppio quinto? Come accade per la cessione del quinto, anche il doppio quinto prevede una decurtazione alla fonte. È necessario, infatti, un accordo trilaterale tra l’istituto di credito, il richiedente e il datore di lavoro di quest’ultimo. È bene ricordare che in mancanza dell’assenso del datore di lavoro, l’accordo non è possibile e il prestito non può essere concesso. Le rate, con cui il beneficiario del prestito rimborsa l’ente erogante, vengono sottratte direttamente dal suo stipendio mensile. La detrazione della rata viene operata dal datore di lavoro, che è parte dell’accordo. Infatti, è proprio il datore di lavoro a versare mensilmente la somma dovuta alla banca.
Caratteristiche della doppia cessione del quinto
Quali sono dunque le caratteristiche principali del doppio quinto? Tra le più importanti ci sono:
• La durata: le dilazioni possibili prevedono dalle 24 alle 120 rate mensili.
• Le rate: nella rata sono integralmente comprese tutte le spese. L’ammontare di ogni mensilità non può eccedere la quinta parte dello stipendio netto del richiedente.
• La copertura assicurativa: la legge prevede l’obbligo di una polizza assicurativa che garantisca la banca nell’ipotesi di morte o perdita del lavoro del beneficiario del prestito.
• La coesistenza: il doppio quinto può essere abbinato ad altre detrazioni in busta paga, a condizione che al richiedente resti almeno il 50% dello stipendio netto.
• Il rinnovo: il doppio quinto può essere sempre rinegoziato con doveroso anticipo, tenendo conto degli interessi non maturati dalla banca.
• La fase istruttoria: il consulente di filiale della banca si occupa della fase di istruttoria del finanziamento, dall’inizio alla fine.
• Le modalità di erogazione: il prestito ottenuto a seguito della cessione del doppio quinto avviene attraverso bonifico bancario o assegno.
Quando si verifica la cessione del doppio quinto
La cessione del doppio quinto si verifica sempre per ottenere un prestito personale non finalizzato. Dunque, a differenza da quanto accade per esempio per il contratto di mutuo, il richiedente non è tenuto a spiegare alla banca il motivo della richiesta di denaro. Lo stesso accade per la cessione del quinto e del doppio quinto.
Si è detto in precedenza che la legge stabilisce che le detrazioni in busta paga non siano superiori alla quota del 50%. Nel caso di cessione del quinto e di delega di pagamento abbinati, la rata mensile complessiva, ricavata dalla detrazione in busta paga, non può superare il 40% della retribuzione netta da lavoro dipendente.
Facciamo un esempio: se guadagni 2000 euro al mese, e hai ottenuto un prestito a fronte di una rata mensile di 400 euro, potrai ottenere un prestito ulteriore pagando mensilmente una seconda rata di 400 euro al mese. Alla fine del mese il tuo stipendio netto ammonterà a 1200 euro mensili. Con la delega di pagamento potrai ottenere un importo superiore rispetto a quanto hai ottenuto con la cessione del quinto.
Estinzione anticipata del doppio quinto
Il doppio quinto può anche essere estinto anticipatamente così come può essere rinnovato. Esiste un iter burocratico per effettuare queste due operazioni. Prendiamo come esempio il beneficiario che decide di dimettersi dal suo lavoro. In tal caso potrà accordarsi con la banca per la chiusura anticipata del piano di rimborso. La parte restante di capitale, dovuto alla finanziaria, verrà detratto dalla quota del TFR. Ovviamente la somma ricevuta come trattamento di fine rapporto dovrà essere superiore alla quota di debito ancora da saldare. È uno dei motivi per cui è più difficile per un dipendente giovane accedere a questa tipologia di credito, a causa del TFR non troppo corposo.
Rinnovo della doppia cessione del quinto
Per quanto riguarda il rinnovo della doppia cessione del quinto, una delle condizioni per poterlo effettuare è aver rimborsato almeno il 40% del prestito precedente. Stiamo parlando sempre del prestito ottenuto con delega di pagamento. Facciamo un esempio: hai sottoscritto un contratto di cessione del doppio quinto in cambio di un piano di ammortamento di 120 rate. Nel caso in cui avessi già rimborsato 48 rate, potresti richiedere un rinnovo alla tua banca. Per i finanziamenti inferiori ai 60 mesi il rinnovo può essere richiesto anche prima, a condizione che siano rispettate determinate condizioni. Il rinnovo delega di pagamento è molto richiesto in quanto permette di ottenere in breve tempo ulteriore liquidità, senza necessità di fornire alcuna spiegazione e senza essere obbligati a concedere l’ipoteca su propri beni immobili.
Chi può richiedere il prestito con doppio quinto
Il doppio quinto può essere richiesto dai lavoratori dipendenti. A usufruirne dunque possono essere lavoratori a tempo indeterminato e a tempo determinato quali:
• dipendenti pubblici;
• dipendenti statali;
• dipendenti di aziende municipalizzate;
• dipendenti di aziende para-pubbliche;
• medici convenzionati;
• dipendenti di aziende private.
I dipendenti statali hanno la possibilità di usufruire di condizioni economiche di favore. Solitamente gli istituti di credito e le finanziarie mettono a disposizione degli statali prestiti con tassi di interesse convenienti, in virtù della sottoscrizione di convenzioni con amministrazioni pubbliche e ministeri.
Per la doppia cessione del quinto, il piano di ammortamento massimo è previsto in 10 anni, ma molto dipende dall’età del soggetto. Richiedenti molto anziani probabilmente non potranno accedere a un finanziamento così lungo. Altri fattori che influenzano la decisione dell’istituto bancario sono il reddito percepito dal richiedente e l’importo a cui si vorrebbe accedere.
Il finanziamento con doppio quinto può essere concesso dalla banca anche se hai avuto problemi nel circuito bancario o sei protestato. I pensionati restano esclusi dalla possibilità del doppio quinto: gli enti pensionistici non hanno voluto aderire alla possibilità di una doppia trattenuta sulla pensione.
La documentazione richiesta per la concessione del doppio quinto
Per poter presentare una formale richiesta di prestito, in virtù di una cessione del doppio quinto dello stipendio, il richiedente deve presentarsi in filiale con:
• un documento di identità valido: carta d’identità, passaporto o patente di guida;
• il codice fiscale;
• la busta paga: l’ideale è l’ultima in ordine di tempo.
Oltre alla suddetta documentazione, la banca richiede al beneficiario anche la sottoscrizione di una polizza assicurativa; la banca si tutela rispetto al verificarsi di eventi funesti quali la morte del richiedente, la malattia grave o il licenziamento. La rata mensile detratta dallo stipendio contiene anche la quota dell’assicurazione, rateizzata insieme al rimborso del debito.