qual'è la differenza tra tan e taeg

Differenza tra TAN e TAEG: ecco tutto quello che c’è da sapere

TAN e TAEG: i parametri che indicano la convenienza di un finanziamento

Oltre al capitale finanziato, alla durata del finanziamento e al numero delle rate, tra gli elementi costitutivi di un prestito rientrano il TAN e il TAEG. Si tratta di due parametri di fondamentale importanza, da prendere in considerazione attentamente nel momento in cui si richiede un finanziamento e si mettono a confronto diverse soluzioni.

Grazie a questi due valori espressi in termini percentuali, si capisce quanto verrà a costare il prestito. Ma qual è la differenza tra TAN e TAEG? In prima approssimazione, si può affermare che il TAN è il tasso di interesse applicato all’operazione di credito, mentre il TAEG è l’indicatore del costo globale del finanziamento, onnicomprensivo di tutte le spese e di tutti gli oneri da pagare.

La conoscenza del TAN e (soprattutto) del TAEG pone l’interessato nelle condizioni di comparare con cognizione di causa le varie offerte disponibili nel mercato del credito e di orientarsi con consapevolezza nella scelta del finanziatore. Ecco una breve guida per conoscere meglio questi due parametri e così individuare quale finanziamento è realmente più conveniente e adatto alle proprie esigenze. .

 

Che cos’è il Tasso Annuo Nominale (TAN)?

Acronimo di Tasso Annuo Nominale, il TAN è il tasso di interesse, espresso su base annua e in percentuale, richiesto dalla società finanziaria o dall’istituto di credito per l’erogazione del finanziamento. Pertanto, si tratta del tasso che, applicato all’importo lordo del finanziamento, determina l’ammontare degli interessi da corrispondere a fronte della concessione del credito. Il TAN è il parametro che permette di quantificare la somma in più, maturata sull’importo erogato, che va riconosciuta al creditore al termine dell’anno. Il TAN è un tasso puro in quanto nel suo computo non rientrano le provvigioni, le spese, le imposte e gli altri oneri accessori.

 

Si è detto che il Tasso Annuo Nominale indica l’interesse annuo calcolato sul finanziamento: bisogna, però, puntualizzare che i piani di ammortamento di mutui e prestiti (il riferimento è ai piani di ammortamento alla francese) si connotano per la presenza di una rata costante mensile, composta da una quota capitale crescente destinata a ridurre il debito residuo e da una quota interessi decrescente. Ciò fa sì che non vi sia perfetta coincidenza tra il tasso effettivo di interesse e il tasso di interesse nominale: a titolo esemplificativo, un prestito con un TAN del 9% assicurerebbe un tasso effettivo del 9% qualora gli interessi venissero saldati con un solo pagamento a fine anno. Se, come accade, gli interessi vengono rimborsati mensilmente, va da sé che il tasso effettivo risulti superiore al TAN.

 

Che cos’è il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG)?

Espresso in termini percentuali e calcolato su base annua in relazione alla periodicità delle rate e alla durata del finanziamento, il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) è l’indice del costo complessivo dell’operazione di finanziamento. Questo indice trova la sua definizione normativa nell’articolo 121 del Decreto Legislativo numero 385 del 1 settembre 1993, laddove il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia fa riferimento al costo totale del credito, includendovi gli interessi e tutti gli altri costi da pagare in relazione al contratto di credito.

 

La differenza tra TAN e TAEG risiede nel fatto che nel computo del TAEG rientrano, a differenza di quanto accade per il TAN, tutte le spese connesse all’accensione e al pagamento del finanziamento. Si tratta di tutte le spese obbligatorie sostenute per la stipula del contratto, tra cui le spese di istruttoria, le spese di apertura e gestione della pratica, le spese di riscossione dei rimborsi e di incasso delle rate e le spese assicurative obbligatorie.

 

Conformemente a quanto prescritto dalla direttiva europea EU 2008/48/CE, per il calcolo del TAEG rilevano anche l’eventuale compenso riconosciuto ad un intermediario del credito, i costi delle polizze assicurative laddove costituiscano requisito necessario per accedere al credito o per ottenere credito a specifiche condizioni e gli oneri fiscali. Invece, non concorrono alla determinazione del TAEG eventuali costi di gestione del conto corrente di appoggio al finanziamento, gli interessi di mora e le penali da pagare in caso di ritardo nel rimborso delle rate, le spese per le polizze assicurative non obbligatorie e le spese notarili. Il TAEG deve comparire nella documentazione contrattuale, nei messaggi pubblicitari e nelle altre offerte comunque formulate.

 

Chiarita la differenza tra TAN e TAEG, è opportuno precisare che IL TAEG non va confuso con il TEG (Tasso Effettivo Globale): uguale è la formula di matematica finanziaria mediante la quale questi due tassi sono determinati, ma diversi sono gli elementi da considerare tra gli oneri rilevanti. Il TAEG integra il costo complessivo dell’operazione di finanziamento ed è calcolato nel rispetto del disposto dell’articolo 121 del Testo Unico Bancario computando indistintamente tutte le voci di spesa. Il TEG, invece, assolve ad una diversa funzione: quella di verificare l’eventuale carattere usurario dell’interesse applicato all’operazione di finanziamento e viene calcolato nel rispetto della normativa di cui all’articolo 644 del Codice Penale, tenendo conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse connesse all’erogazione del credito.

 

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